I 54 Attributi del Derviscio
1) Un sufi ha Fede in Dio, ama e prega il Creatore, ed è compassionevole verso la Sua Creazione.
2) Crede nell'ultimo Profeta, Maometto (su di lui la Pace e la Benedizione di Dio), e lo ama più di tutto ma non più di Dio; ne rispetta la famiglia, i suoi compagni, i suoi seguaci e quelli che lo amano.
3) Impara, conosc, e gioiosamente e felicemente segue le regole che Dio ci ha fatto avere.
4) Conosce il timor di Dio ed impara, sa ed evita ciò che da Lui è proibito.
5) Si guadagna da vivere onestamente e secondo la Legge di Dio; si nutre di ciò che è lecito; si veste lecitamente e soggiorna solamente in luoghi leciti.
6) Non mente, è sempre veritiero e consiglia la veridicità.
7) È generoso; per amore di Dio dispensa di ciò che ha legalmente guadagnato, ed è generoso anche di aiuti e consigli.
8) È paziente nella Fede, nei suoi doveri religiosi, soprattutto quando si trova nelle difficoltà, e consiglia ad altri la pazienza.
9) Compie le preghiere cinque volte il giorno senza mancare; ogniqualvolta gli è possibile prega con la comunità, e considera questo un grande dono di Dio.
10) In aggiunta alle sue preghiere quotidiane, esegue preghiere supererogatorie volontarie, la più importante delle quali è la preghiera Tahajjud [preghiera supererogatoria compiuta la notte], che era obbligatoria per il Profeta (su di lui La Pace e la Benedizione di Dio).
11) In aggiunta ai trenta giorni di digiuno del Ramadan, dovrebbe digiunare il primo, il mediano e l'ultimo giorno dei mesi del calendario islamico, ed accoglie il consiglio di digiunare 9 giorni nel mese di Zul Hijjah, 11 giorni nel mese di Muharram, la maggior parte dei giorni di Rajab, e alcuni dei giorni di Sha'ban, ma soprattutto il giorno della Barat che è la 15° di Sha 'ban.
12) Impara e segue quanto più possibile la Sunnah (Tradizione) del Profeta (su di lui la Pace e la Benedizione di Dio).
13) Se le condizioni legali lo consentono, deve andare in Pellegrinaggio (Hajj) almeno una volta nella vita, ma egli dovrebbe anche andare a Medina a visitare il nostro Maestro Messaggero di Dio, e a Gerusalemme, Damasco e Baghdad, e dovrebbe visitare i Santuari dei Santi.
14) Se ne ha i mezzi, egli distribuisce la sua Zakat con gioia, e se egli è povero, aiuta quelli meno fortunati con le sue azioni, con le sue parole e col suo tempo.
15) È sempre pulito e puro. Non solo il suo corpo ed il suo ambiente, ma anche il suo cuore è purificato dall'arroganza, dall'orgoglio per la sua condizione spirituale, dall'ipocrisia, dall'invidia, dai rancori, dalla rabbia e dalle negatività in generale. Il suo parlare tende ad essere purificato dai pettegolezzi e dal biasimo, le sue simpatie purificate dall'amore per il denaro, i possedimenti, la fama e le posizioni di prestigio.
16) Egli non può bere alcoolici o assumere qualsiasi altra sostanza stupefacente, che sono proibite da Dio. Si sforza inoltre di evitare tutti gli eccessi e si oppone ai suoi desideri pregando Dio che lo aiuti a rifuggire dai desideri carnali.
17) Non cerca di rimanere troppo a lungo alla presenza del suo Shaykh a meno che non gli sia stato chiesto di farlo.
18) Quando egli è in presenza del suo Shaykh, si siede sulle sue proprie ginocchia, presta un'attenzione estrema a non comportarsi in modo sconveniente, ed evita di parlare inutilmente. Egli non assumerà mai un atteggiamento frivolmente familiare, e si conformerà correttamente ai valori dell' "Adab" [comportamento irreprensibile e consapevolezza umanistica]. Egli considererà eventuali errori del suo Shaykh come migliori delle proprie migliori realizzazioni, e attribuisce il proprio sviluppo e le proprie ispirazioni totalmente allo Shaykh, poiché se si comporta contrariamente a ciò, questo impedirà la propria evoluzione.
19) Per quanto possibile terrà in considerazione che quando è alla presenza dello Shaykh è come se fosse in presenza di Dio, del Messaggero di Dio, dei Santi e del Santo del suo ordine, ed agirà di conseguenza. Un atto che può ferire il suo Maestro non solo impedirà il suo avanzamento ma, Dio protegga lui e noi, può causare sventure terribili e persino la morte.
20) Non verrà mai meno ad ogni eventuale ordine del proprio del maestro, e lo eseguirà con gioia.
21) Egli non metterà mai alla prova il proprio maestro.
22) Non criticherà e non avrà pensieri critici sull'operato del proprio maestro, anche se appaiono categoricamente opposti alle Leggi ed ai modi della religione e della Via. Si rammenti che tutte le azioni e le parole del suo maestro sono conformi alla Volontà di Dio.
23) Segue le preghiere, i rituali e le consuetudini della sua Confraternita ed insegnategli dal proprio maestro. Terrà alto l'onore ed il nome della sua Confraternita più di ogni altra cosa.
24) Dimostrerà rispetto ed obbedienza agli uomini di conoscenza e saggezza, agli Hafiz [coloro che imparano il Corano a memoria] ed agli esseri umani che servono la religione e l'umanità. È satanico cercare di discutere con esseri umani in possesso della conoscenza. Non va dimenticato che i saggi sono gli eredi dei profeti; ed i maestri del misticismo, gli Shaykh, sono gli eredi dei Messaggeri di Dio. Se esistono differenze tra i teologi ed i mistici è su questioni superficiali, ma nella sostanza essi sono in accordo. Come nel caso dei leader politici, essi guidano col permesso di Dio. Gli esseri umani sono guidati da coloro che gli esseri umani stessi si sono meritati. Se una nazione è buona, i suoi governanti sono buoni. Non ci si dimentichi che il guaritore dei cuori è Dio. Un sufi non dovrebbe parlare contro gli uomini della conoscenza e contro quelle persone che essi guidano.
Consideri invece ogni sventura come causata da se stesso e sia paziente e grato per ciò che ha, in quanto tutto il bene e tutto il male provengono da Dio.
25) Pertanto egli non dovrebbe mai essere tirannico o fare del male alle persone.
26) Egli dovrebbe essere sempre pronto a sacrificare tutto per Dio, per il Suo Messaggero e per la Sua Fede.
27) Tutta l'esistenza dovrebbe compiacersi con il sufi.
28) Un sufi dovrebbe avere in una mano il Libro di Dio e nell'altra le Tradizioni del Messaggero di Dio. Egli deve indossare sul capo la corona della Fede, e sulla schiena il mantello della legge dei Religiosi. I suoi occhi dovrebbero vedere i "segni di Dio", e la sua lingua dovrebbe pronunciare anzitutto lo dhikr. Intorno ai fianchi egli dovrebbe indossare la cintura del servizio all'umanità, nel suo cuore dovrebbe avere compassione per la Creazione di Dio ed amore e timore di Dio, ed i suoi piedi dovrebbero mostrare che è pronto ad obbedire [si veda l'ultimo attributo]. Nella sua mano dovrebbe racchiudere l'arte del servire gli altri. Il suo orecchio dovrebbe prestare ascolto soltanto alla verità. La sua mente dovrebbe essere occupata con la temporaneità del mondo ma allo stesso momento con l'eternità che è nell'aldilà. Soprattutto, egli dovrebbe in ogni momento essere pronto per il viaggio da questo mondo temporale verso il mondo eterno.
29) Egli compirà le sue abluzioni in tutti i luoghi e in ogni momento.
30) Egli domanderà continuamente la misericordia ed il perdono di Dio, con ogni respiro, senza mai dimenticare i propri peccati e le malefatte. Egli chiederà redenzione, e verserà lacrime per i propri misfatti. Soprattutto egli sarà teso a capire che sono i suoi peccati pregressi a provocare i nuovi peccati, come punizione per non aver chiesto perdono, e accetterà che i propri peccati appartengono a lui mentre il bene che egli fa appartiene a Dio.
31) Se egli salta una preghiera si rammenterà che questa è una punizione per una malefatta.
32) Se un atto brutto avviene per suo tramite, non dimentichi che ciò è dovuto alle sue azioni passate (Egli è una creatura utilizzata da Dio).
33) Egli non dovrebbe abbuffarsi o sedersi alla tavola prima di avere fame, bensì alzarsi da tavola prima di essere sazio. Deve lavarsi le mani prima e dopo ogni pasto. Quando compie le sue abluzioni, dovrebbe spazzolare i denti.
34) Il sufi sarà molto generoso e obbediente alla madre, al padre ed ai maestri. Generosità ed obbedienza verso la madre ed il padre sono uguali a generosità ed obbedienza a Dio. Obbedienza al maestro è persino superiore a questo comportamento. Tuttavia, per chi non conosce Dio, non c'è amore o compassione. Per chi non crede nel Giorno del Giudizio ultimo, non c'è conoscenza di verità o veridicità verso gli altri. E per chi non conosce ed accetta il Profeta, non c'è conoscenza di Dio. Anche se uno crede di conoscere Dio, egli Lo conoscerà erratamente. Prenderà un'immagine pagana per Dio. Chi desidera trovare Dio, conoscere Dio, ed essere nella Verità, deve passare attraverso Lui. In cambio, Egli darà la Fede che gli mostrerà la verità. Colui che ama il Profeta avrà la sua Fede completata. Chi conosce Hazrat Abu Bakr conoscerà attendibilità e lealtà. Chi conosce Hazrat Omar conoscerà giustizia e sarà giusto. Chi conosce Hazrat Uthman conoscerà la vergogna. Chi conosce Hazrat Ali conoscerà la conoscenza e la saggezza, ed il valore della saggezza e del rispetto dei saggi. Chi conosce l'Imam Hassan non darà valore a questo mondo. Chi conosce l'Imam Husayn non abbasserà la testa al cospetto dei tiranni. Tu che non obbedisci a Dio, al suo Messaggero, a tua madre e tuo padre, come puoi aspettarti obbedienza dalle persone? Tu, con la tua Fede incompleta, con il tuo desiderio incompleto, senza amore per Lui, né ricerca di compiacere a Lui, che non temi il Suo fuoco e le Sue punizioni, che non cerchi di conoscerLo, come puoi sperare nella Sua compassione e misericordia? ConosciLo e sarai perdonato e dopo Egli e tutta la Sua Creazione ti ameranno e mostreranno compassione per te. Credi nel Giorno del Giudizio ultimo così che nessuno ti possa ingannare. Questo ti renderà rispettoso dei diritti delle persone e della creazione. Chi conosce il Profeta conosce Dio. Colui che obbedisce a lui obbedisce Dio. Chi gli è fedele è fedele a Dio. Chi nega lui nega Dio. Colui che si rivolta contro di lui si rivolta contro Dio. Dio, quello invocato dal messaggero è Dio, mentre quello invocato dalla tua nafs è un idolo. Colui che non educa suo figlio ad amare Abu Bakr non dovrebbe sperare di ricevere da quel bambino qualsiasi obbedienza, fedeltà o affidabilità. Se egli non gli mostra l'esempio di Omar, egli non può sperare nella giustizia. Dovete insegnargli l'amore di Uthman, affinché egli abbia vergogna e fede, e insegnargli l'amore di Hazrat Ali in modo che egli sia generoso e ben informato e sia servitore di colui che gli insegna "una conoscenza". Non hai insegnato al tuo bambino l'amore e la paura, così egli non ti obbedisce, non ha amore né compassione per te. Non l'hai istruito circa il Giorno del Giudizio ultimo, così non ha alcun rispetto per i diritti della Creazione. Se non gli hai insegnato l'amore del Messaggero, come può amare Dio?
35) Un sufi non dovrebbe informare la gente che egli si è sottomesso alla volontà di Dio; le persone lo vedranno da sole.
36) Sarà compassionevole, generoso ed aiuterà la sua famiglia, i bambini, i suoceri, i vicini, le persone che conosce e quelle che non conosce.
37) Non avrà a che fare con persone cattive, ma nemmeno vedrà se stesso come migliore di sopra da tutti loro.
38) Non prova simpatia o antipatia per nulla o per nessuno in modo egoistico. Le sue simpatie e antipatie seguono il moto dell'amore per Dio.
39) Se non vede alcun potenziale di salvezza in qualcuno che è noto come cattivo, egli farà amicizia con lui per condurlo sulla retta via.
40) Egli visiterà i cimiteri e rammenterà che questa è la sua destinazione finale.
41) Egli visiterà il malati e i poveri, specialmente quelli della sua Confraternita. Tuttavia, egli cercherà di soddisfare i bisogni di tutti, senza dare importanza alla loro religione o Confraternita.
42) Non dimenticherà mai il suo Shaykh, gli farà visita ogni giorno, o tutt'al più una volta la settimana. Se gli è lontano allora gli scriverà.
43) Egli dovrebbe avere la forza di resistere alla sventura e mostrare pazienza. Sa che il polso del derviscio non sarà mai libero dai cani e la sua testa mai libera dal bastone di Yazid, come con Faraone per Mosè, Nimrod per Ibrahim e Abu Jahil per Maometto (su di lui la Pace e la Benedizione di Dio).
44) Siccome egli sa che tutto viene da Dio, egli accetterà tutto, sottomettendosi alla sua volontà e sempre compiacendosi in Dio e cercando il Suo compiacimento in ogni cosa, così che Egli possa compiacersi in lui.
45) In ogni atto e pensiero deve ricordarsi di Dio, le sue mani nel lavorare per questo mondo, ed il suo cuore anelando per Dio.
46) Non importa quanto insignificante tutto ciò possa essere: per un buona azione percorra miglia; non importa quanto insignificante ciò possa essere, per il pericolo di una brutta cosa egli dovrebbe correre per miglia. Tutto in lui ha da essere veritiero, discriminante, completamente affidabile, ed esemplare.
47) Egli non taglierà una cima o un ramo vivente; e non sarà di peso a nessuno. Conoscerà vari mestieri e professioni in aggiunta a quanto ha imparato studiando di modo che in qualsiasi eventualità egli non dovrà chiedere aiuto dagli altri.
48) Egli non sprecherà tempo nella vita, che è il suo maggior tesoro, e che non ha da essere spesa senza pensare a Dio. Ogni minuto ha un valore materiale ed un valore spirituale.
49) Sarà padrone della sua mano, della sua lingua e di quello che è sotto il suo girovita. Egli ostacolerà i desideri della sua mano, preverrà i desideri che nascono dal di sotto della cintola, ed eviterà il male con la sua lingua. Egli non dirà tutto ciò che gli passa per la mente senza prima averlo ben vagliato, e manterrà i segreti senza biasimare o nuocere alle persone. Tutta la creazione dovrebbe essere sicura dalla lingua e della mano del sufi, e dovrebbe solo beneficiare della sua lingua e della mano.
50) Un derviscio non si occuperà seriamente di magia, divinazione e di amuleti.
51) Saprà che cosa è lecito e che cosa non è lecito; quali sono i suoi doveri obbligatori o facoltativi, ed anche ciò che è puro e ciò che è immondo, e tutte le testimonianze visibili della sua religione e della sua Confraternita.
52) Egli accetterà con grande gioia e amore qualunque cosa gli viene data dal suo maestro, e la bacerà.
53) Quando egli prende qualcosa dalla mano del suo maestro dovrebbe baciargli la mano. Quando dà qualcosa al suo maestro, dovrebbe baciargli la mano.
54) Quando sta in piedi davanti al suo maestro egli dovrebbe porre l'alluce del piede destro sopra l'alluce del piede sinistro. Questo è anche un segno di disponibilità a ricevere ordini.
dal libro "Ziynet-ul Kulub", di Sheik Muzaffer Ozak Al-Jerrahi Al-Halveti, pagine 58-66